Author:francesca
“«Buongiorno, sono scalese». Nicola De Rosa, un omino educato e pensoso, si presenta all’incontro con l’enologo che aveva cercato con l’aria di chi ha qualcosa di importante da chiedere. Fine estate del 2020. Vincenzo Mercurio preparava le sue vendemmie, per un enologo sono giorni febbrili. Scalese, che vuol dire? Significa: uno dei 1.493 abitanti orgogliosi di Scala, borgo medioevale tra Agerola, Ravello, Atrani, incastrato fra le meraviglie della costiera amalfitana. (…) Vede che è in ansia. Nicola vuol far vino […]
“Una febbre da festival. La Sanremo del vino comincia domenica a Verona. Edizione 54, la più attesa della sua storia. Riapre dopo due anni di buio, il Vinitaly si è arreso all’emergenza Covid ma il settore non si è lasciato travolgere. La Campania ha retto bene (…) Il 2022 segna una nuova epoca. La Campania a Verona incontra clienti fidelizzati online (…) C’è curiosità invece per i bianchi dopo un’estate siccitosa. Ma Laura De Vito, una signora del Fiano, garantisce: […]
“Il nome è una confessione. È la voglia di raccontare. È il presidente storico di uno stato d’animo. “Fren”, che vuol dire Fren? “Vuol dire anima. Greco antico” (…) “Fren” supera lo scetticismo perché non ha tutto quello che potrebbe avere in negativo. Non è rosso grasso né muscolare, ma agile nel bicchiere, snello, morbido. Tannini mai arroganti. Gusto ampio, fresco e asciutto, mai ridondante, nessuna tendenza al dolce compassato, la trama vibra in eleganza su note di ciliegia, marasca, prugna. […]
Su Vinodabere.it Luca Matarazzo intervista Vincenzo Mercurio: un interessante viaggio attraverso la Campania ma non solo. Il discorso si estende anche alle criticità relative alle regolamentazioni del mondo del vino in Italia. Vinodabere (Luca Matarazzo): Vincenzo come è nata la tua passione per l’enologia? Vincenzo: la passione non è qualcosa che nasce Luca, semmai esiste già dentro di noi ben nascosta, in attesa di uno stimolo per poter emergere. È come quell’humus necessario a far fiorire la pianta, una sorta di […]
“Ho immediatamente chiesto a Claudio Cipressi, presente personalmente al banco assaggi, di provare la sua tintilia metodo classico, blanc de noir pas dosé. (…) Claudio Cipressi è stato tra i pionieri a volere riportare in felice produzione la tintilia, l’unica uva storica del Molise ancora presente tra i filari, anche se sporadicamente. Una iniziativa molto importante che vede nascere nel 2011 la doc Tintilia del Molise (…) Questo Blanc de Noir, ovvero, metodo classico da uva nera, la tintilia, vinificata in bianco, si mostra particolarmente interessante, […]
“Come ho ricordato qualche mese fa in questo spazio, i veri Greco di Tufo in grado cioè di reggere il confronto con il conterraneo Fiano di Avellino e con gli altri bianchi italiani da vitigni autoctoni sono davvero pochi. È difficile infatti trovare il perfetto equilibrio tra la componente fruttata e quella minerale.(…) devo per l’ennesima volta riconoscere i meriti di Vincenzo Mercurio che in qualità di consulente tecnico di Di Marzo, ha dato lustro all’antico blasone della storica azienda […]
“Molti pensano che per cambiare le cose, per ottenere che queste vadano come desideriamo, ci vogliano grandi mezzi e interi partiti di persone. Più episodi ci hanno dimostrato che non è così (…) Era esattamente l’idea di Antoine Gaita che, puntando sulla forza del proprio pensiero libero, è riuscito ad attirare l’attenzione del mondo enoico sui suoi tre ettari di Vigna della Congregazione, in via Toppole a Montefredane (…) Era il 1996 quando ha iniziato e il suo Fiano Vigna della Congregazione veniva bocciato […]
“Premi come grandine, una quarta etichetta annunciata per marzo come una novità rivoluzionaria controfirmata dal winemaker Vincenzo Mercurio, il telefono che non squilla più a vuoto. Il 2022 conferma il ritorno al centro della scena di Maura Sarno, la bella signora irpina del vino, fedele da sempre al Fiano dei suoi vigneti di Candida. Nome provvisorio è “Macerato”, un Fiano ancora più libero e ampio nella espressione dei suoi profumi (…) Così energica Maura nel riprendere i progetti, sembra di […]
“Giancarlo Moschetti, napoletano di una famiglia giramondo, fa della fantasia uno stile di lavoro. Cattedra all’università di Palermo distaccata a Marsala, ubiquo e volubile nelle sedi ma rigoroso nel metodo, cede alla noia di curare vino per una sola cantina e spiegarlo agli studenti siciliani. Da qualche anno non solo insegna, crea. L’Aglianico di Taurasi è austero, potente, quindi monotono. Prova a renderlo più gentile per trasferirlo in una sua visione. Per il vitigno delle severe colline irpine cercava un […]
“Si fa presto a dire vino. Intorno ad una bottiglia gira un modello di impresa. L’enoturismo è la formula moderna delle grandi cantine. Un traffico a doppio senso: il vino arriva ovunque, meglio se si va a conoscere come e dove nasce (…) uno scenario unico al mondo: Pompei. Dal vino del nonno Raffaele a quello di Giuseppe il primo dei 4 nipoti sembra passato un secolo. La cantina è accanto alla necropoli di Porta Sarno, non si fermano scavi […]